Le Esperienze

Esperienze

Un viaggio nelle cantine di Azeglio

Una vite interamente coltivata all’interno delle mura di cinta di un Castello ricco di storia è l’ingrediente speciale dell’Erbaluce di Caluso del Castello di Azeglio nelle sue varie vinificazioni. Per i propri Clienti, l’azienda agricola offre la possibilità di eventi e degustazioni in loco, negli spazi delle cantine e dell’azienda

Le Cantine

Le antiche cantine del Castello di Azeglio rappresentano una delle parti più suggestive e affascinanti dell’edificio e dell’intera tenuta. I soffitti a volta, i pavimenti irregolari, le botti e i torchi:
qui tutto parla di una civiltà di antichissime tradizioni. Siamo in ambienti che risalgono al XVI e XVII secolo. Siamo nella storia.

Attraverso un dedalo di corridoi e passaggi inaspettati, si ha la sensazione di salire sulla macchina del tempo e tornare indietro di alcuni secoli. In queste cantine oggi viene tenuto a riposare lo spumante in attesa del remuage, operazione delicata e decisiva del metodo classico. Inoltre il passito viene affinato per un periodo minimo di tre anni in barrique di acacia.

A poca distanza, nell’azienda agricola del Castello, vi sono invece le cantine dell’era moderna. In questa struttura oggi si riceve l’uva raccolta e, attraverso un rigoroso metodo di pigiatura soffice e trasporto nei tini in acciaio di fermentazione, la produzione viene seguita passo dopo passo secondo gli standard previsti dalle norme che regolano ogni procedura della vinificazione dell’Erbaluce di Caluso docg.

Nella stessa struttura è stata allestita una sala per occasioni ed eventi legati alla degustazione dei vini dell’azienda Castello di Azeglio.

Il Territorio

Il fascino del territorio che circonda Azeglio non deriva soltanto dalla storia degli ultimi secoli ma anche dalle sue più antiche origini. L’intera zona è all’interno di un’area morenica del ghiacciaio Monte Bianco-Monte Rosa. Questo territorio, nel corso dell’ultima glaciazione, subì profondi sconvolgimenti i cui segni sono tuttora riscontrabili sul terreno.

Il lago di Viverone è ciò che resta di un grande bacino acquifero in cui Azeglio formava di fatto una penisola. In seguito al ritrovamento di reperti risalenti all’era pre-romanica, si è giunti alla conclusione che l’abitato fosse edificato su palafitte, con gli abitanti che probabilmente ormeggiavano le loro imbarcazioni a poca distanza dalle abitazioni.

Terra e acqua formavano così un unico ecosistema, conferendo al sottosuolo una ricchezza che ancora oggi consente alla vegetazione e alle colture di crescere rigogliose.

Nel corso dei secoli Azeglio è passato sotto varie dominazioni, ma la sua vocazione è rimasta sostanzialmente legata alla terra e all’artigianato. In particolare, è famosa la produzione di sedie derivante dall’uso della lesca, un’erba tipica delle aree paludose.

Oggi il Comune ha poco meno di 1.300 abitanti.

Il Castello

Il Castello si erge su una collina che domina l’abitato del piccolo paese di Azeglio, in provincia di Torino, vicinissimo alla provincia di Vercelli. Siamo nel Canavese, a poca distanza dal lago di Viverone, nella magica atmosfera della campagna piemontese, tra autentici crocevia della storia e patrimoni naturali ancora da scoprire.

Il Castello di Azeglio è immerso in un parco secolare, circondato da alberi di incredibile bellezza, piante di ogni genere, frutteti e – naturalmente – i vigneti dell’Erbaluce di Caluso.

La parte a nord-ovest del Castello è la più antica: risale al Medioevo e di quel periodo è possibile, ancora oggi, riscontrare i segni caratteristici di un’architettura sobria e massiccia. Diversa è invece la facciata che guarda a sud-est, costruita e ricostruita in varie epoche, con i segni di un’evoluzione architettonica che fa di questo palazzo un pezzo decisamente unico nel panorama italiano.

Il Castello di Azeglio appartenne anche a Massimo D’Azeglio, eroe del Risorgimento, ed oggi la Proprietà ne ha fatto il centro dell’attività vitivinicola con l’Erbaluce di Caluso nelle sue tre diverse declinazioni: bianco fermo, spumante e passito.

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